La sua storia si intreccia a quella del Mediterraneo, di cui ne è simbolo, nutrimento e cifra paesaggistica. Stiamo parlando dell’ulivo (Olea europea), le cui origini si perdono nella notte dei tempi, addirittura prima dell’uomo, come testimoniano i ritrovamenti di foglie fossili dall’età milionaria. C’è qualcosa di magico in questa pianta dalla bellezza austera, le curvature antiche, le fronde splendenti, le mille virtù e i molteplici usi. Racchiude in sé longevità, bellezza e abbondanza, tanto da rendersi insostituibile per le civiltà mediterranee, al punto che «là dove finisce l’ulivo finisce il Mediterraneo
È della fine di febbraio la notizia della censura (poi ritirata) da parte di Facebook dell’immagine della Venere di Willendorf, una delle più celebri statuette del Paleolitico raffigurante un morbido corpo femminile di 30mila anni fa, segno di quanto il corpo delle donne continui a essere al […]